Giardino: le attività dell’estate.

Le piante del giardino sono in questo periodo nella loro migliore forma.

Come aiutarle e godere della loro presenza?

Irrigazione.

Dobbiamo irrigare in modo regolare e contemporaneamente concimare con concimi liquidi per piante da fiore. Puoi aggiungerlo all’acqua con una cadenza quindicinale. Per le dosi ti devi basare sulle indicazioni sulla confezione.

Potrai così apprezzarle nella loro forma migliore.

Pulizia.

Devi eliminare i fiori appassiti per spingere le piante a produrne di nuovi.

Se alcune piante hanno un aspetto sofferente non devi esitare a potarle, anche riducendole a metà dell’altezza. Devi zappettare leggermente il terreno attorno al fusto. È utile ricoprire le aiuole con torba e terriccio mescolati in parti uguali, uno strato di almeno 5 cm.

Vedrai in breve le piante ricrescere e rifiorire fino alla fine dell’estate.

Fitosanitaria.

Le alte temperature, unite a tassi di umidità dell’aria molto alte favoriscono il cosiddetto “mal bianco“. Si manifesta con una muffa farinosa che si deposita su foglie e fiori. In questo caso si riduce lo sviluppo delle foglie e i fiori non riescono a proliferare.

Se la malattia compare occorre intervenire con del semplice Zolfo Bagnabile con dosi di 3 grammi per litro d’acqua. Dopo il primo intervento è bene ripete l’operazione dopo un settimana.

Le erbacee perenni.

In questi mesi le erbacee perenni hanno bisogno di diverse cure, soprattutto se l’estate è calda.

Irrigazione.

L’irrigazione è importante per sollecitare le fioriture. Assieme all’acqua, fornisci mensilmente un concime granulare specifico, una manciata per metro quadro da interrare subito con una leggera sarchiatura, superficiale per non rovinare le radici.

Pulizia.

Togli i fiori appassiti, operazione utile all’estetica delle piante ed in particolare per stimolare l’emissione di nuovi fiori. Togli tutto il fogliame secco o rovinato per lasciare aria alla pianta e permettere l’ingresso della luce.

Pacciamatura.

Con la pacciamatura si riduce l’evaporazione dell’acqua nelle aiuole e bordure, si contrasta poi lo sviluppo di infestanti. Puoi utilizzare paglia, sfalci d’erba secca, frammenti di corteccia. Fai attenzione a lasciare scoperto il colletto delle piante per evitare di favorire marciumi.

Altri lavori.

Le perenni seminate in semenzaio verso la fine di Maggio vanno trapiantate in vasetti di 8-10 cm di diametro. Molte specie a crescita veloce potrai metterle a dimora in piena terra già all’inizio di Ottobre.

Quelle con crescita più lenta rimarranno in vasetto per tutto l’inverno, all’aperto ma al riparo di pioggia o neve, in attesa di essere trasferite in piena terra nella primavera prossima.

Controlla, ed in caso rinforza, i tutori nelle specie di grande sviluppo che hanno la necessità di essere sostenute.

Piante acidofile.

Azalee, Camelie, Ortensie, Rododendri sono in questo periodo in riposo vegetativo, ma non per questo possono essere trascurate.

Irrigazione.

Le acidofile provengono da territori dove le estati calde vengono spesso mitigate da piogge frequenti. Occorre quindi irrigarle con regolarità per mantenere il terreno leggermente umido.

Per l’irrigazione di queste piante è consigliato utilizzare acqua piovana poiché quella proveniente dall’acquedotto è spesso molto ricca di sali di calcio, il calcare. Questo elemento aumenta l’alcalinità del terreno e rende difficile l’assorbimento del ferro da parte delle radici, in tal caso avrai come conseguenza l’ingiallimento delle foglie.

Protezione dal caldo.

Se hai piante coltivate in vaso, spostale sotto la chioma di un albero o in un punto ombreggiato del giardino. Per evitare che le pareti del vaso si surriscaldino puoi avvolgervi intorno, legandola, della paglia o altro materiale isolante.

Le piante che non si possono spostare, vanno riparate con teli ombreggianti o materiali simili, sorretti da strutture disposte come una tenda indiana.

Moltiplicazione.

In questo periodo puoi riprodurre le piante acidofile, in particolare Camelie, Azalee e Rododendri, utilizzando la tecnica della talea semilegnosa.

Preleva dalla pianta, verso la fine di Agosto, dei rametti di un anno lunghi circa 25 cm, con almeno due nodi. Tagliali appena sotto il nodo e togli le foglie più un basso. In vasetti di 8-10 cm, riempiti di torba e sabbia in uguali proporzioni, interra i rametti per 6-7 cm. Posiziona i vasetti all’ombra e tieni umido il terreno, in questo modo la radicazione potrà avvenire in 50 – 60 giorni.

All’inizio dell’inverno sposta i vasetti in un locale non riscaldato e luminoso. Nella primavera successiva rinvasa le piantine in vasi più grandi (16-18 cm) e spostale all’aperto in un punto poco soleggiato. Mantieni moderatamente umido il terreno per tutta l’estate. L’autunno successivo saranno pronte per essere messe a dimora.

Altri lavori.

Cura le pacciamature nell’area del sottochioma, va bene uno strato di 10-15 cm realizzato con corteccia di pino, foglie e legno spezzettato (cippato). Protegge le radici dal caldo e mantiene umido il terreno.

Se alcune piante soffrono la clorosi (ingiallimento delle foglie per mancanza di ferro), somministra dei chelati di ferro ogni 15 giorni per un paio di mesi. Rispetta sempre i dosaggi indicati sulle etichette dei prodotti.

Uno sguardo alle Ortensie: in questo periodo sono ancora in fioritura, per fargli assumere la spiccata colorazione blu-viola devi somministrare un prodotto a base di solfato di alluminio, unito ad una dose dimezzata di concime specifico per Ortensie. In mancanza di alluminio, le infiorescenze assumono un colore rosato.

Bulbose e tuberose.

Questo è il periodo di massima fioritura. Devi asportare con costanza le corolle appassite così che la pianta non utilizzi energie per produrre semi. Controlla i tutori delle specie di grande sviluppo come le Dalie e i Gladioli.

Irrigazione.

Bagna la terra ogni 3-4 giorni in modo abbondante evitando di bagnare le piante. Controlla però che l’acqua penetri bene nel terreno, non si devono creare ristagni che possono favorire marciume nella parte interrata della pianta.

Le calle colorate, a differenza di quelle bianche, hanno bisogno di un terreno più asciutto. In questo caso irriga solo quando il terreno è secco in superficie.

Concimazione.

Una volta ogni 15 giorni somministra un concime liquido specifico diluito nell’acqua di irrigazione.

Pacciamatura.

Uno strato di 4-5 cm di gusci di pigna o di corteccia di conifere permette di isolare i bulbi dagli sbalzi di temperatura e mantiene umido il terreno.

La pacciamatura è importante per i Lilium che producono radici avventizie lungo la parte di fusto interrata e molto consigliata per le Alstroemerie che con le alte temperature e terreno asciutto producono pochi fiori.

Rosai.

Nel periodo più caldo le rose sono in fase di riposo che può durare qualche settimana, se ben seguite torneranno a rifiorire quando il caldo si ridurrà.

Irrigazione.

I rosai di recente impianto vanno irrigati con regolarità, se il caldo perdura è bene irrigare anche i più vecchi.

Una volta a settimana fornire ad ogni pianta almeno una decina di litri di acqua, le radici si svilupperanno in profondità e sopporteranno meglio sia il caldo estivo che i rigori invernali.

Potatura verde.

Durante i mesi estivi i rosai rallentano la fioritura. Devi continuare ad eliminare i fiori appassiti ed intervenire con potature di riordino. Accorcia i rami troppo lunghi ed elimina qualcuno di quelli cresciuti all’interno, l’aria circolerà meglio contrastando le malattie fungine.

Accorcia di almeno un terzo i rami dei rosai rampicanti che si sono allungati oltre il necessario. Legali poi orizzontalmente in vista delle fioriture del prossimo anno, essendo morbidi si adatteranno facilmente.

Moltiplicazione.

Da metà Luglio e per tutto il mese di Agosto è il periodo giusto per moltiplicare le piante dei tuoi rosai con le tecniche della talea, della margotta e della propaggine.

Altri lavori.

Se si dovessero sviluppare dei rami selvatici sotto il punto di innesto eliminali subito.

Mantieni pulito il terreno sotto il rosaio con delle lievi sarchiature e rinnova, se necessario, la pacciamatura.

Controlla le legature dei rosai rampicanti, soprattutto dopo temporali o forti venti.

Se parti per le vacanze, elimina i fiori e i boccioli delle rose rifiorenti. Al ritorno troverai una nuova generazione di boccioli pronti a sbocciare.

Interventi fitosanitari.

Se si presenta il “mal bianco“, intervieni irrorando ogni 2-3 settimane con Zolfo Bagnabile oppure Bitertanolo secondo le dosi consigliate in etichetta.

Comuni, soprattutto sui rosai tappezzanti, sono le infezioni di “ticchiolatura” riconoscibili da macchie nere sulle foglie che si ingialliscono e cadono. Raccogli le foglie cadute e bruciale e intervieni con irrorazioni di Bitertanolo.

Tappeto erboso.

L’erba in questo periodo cresce meno velocemente ma devi comunque intervenire con tagli, anche se meno frequenti.

I tappeti erbosi realizzati con specie macroterme, che accelerano l’accrescimento proprio con temperature sopra i 30 °C la frequenza dei tagli si fa invece più frequente.

In ogni caso devi alzare il livello di taglio di almeno un terzo per proteggere dal sole e dal caldo il colletto delle piante.

Concimazione.

In questo periodo devi sospendere qualsiasi tipo di concimazione. Solo se non hai eseguito concimazioni primaverili ed il prato presenta ingiallimenti, distribuisci un concime granulare composto alla sera, facendo seguire una breve irrigazione.

Irrigazione.

Le temperature elevate di questo periodo fanno aumentare l’esigenza di irrigazioni, devi prevedere abbondanti irrigazioni, pena l’ingiallimento del prato.

Il momento più adatto per irrigare è fra le 4 e le 6 del mattino, in tal modo si evitano le perdite di acqua per evaporazione e le piante non subiscono stress termico. La parte aerea poi rimane bagnata per un breve periodo riducendo il rischio di malattie fungine, rischio invece aumentato con le irrigazioni serali che manterrebbero umida la parte aerea più a lungo.

Irriga ogni 4-5 giorni somministrando circa 30 litri per metro quadrato.


Si, è vero, i lavori da fare in questo periodo sono tanti, ma nulla ripara la fatica se non un giardino fiorito e godibile nel migliore dei modi.

Spero che queste indicazioni ti siano utili. Naturalmente, come sempre, siamo pronti a rispondere alle tue domande su dubbi o situazioni specifiche.

Non esitare a scriverci e soprattutto: Buon Lavoro!

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