Film: Un estate in Provenza

Il rapporto fra i giovani e la campagna, questo film ne racconta alcuni aspetti.

Un film francese del 2014 della regista Rose Bosch.

Tre fratelli si trovano costretti a trascorrere le vacanze estive con i nonni materni.

Capiamo subito che in loro non c’è alcun entusiasmo per questa prospettiva, che accettano a malincuore.

locandina del film "Un'estate in Provenza"

La locandina del film

Vedremo poi via via trasformarsi questo sentimento in qualcosa di più complesso e profondo.

La campagna della Provenza e la consapevolezza del protagonista rispetto alle sue scelte maturate lungo un percorso complesso, trasferirà nei ragazzi il rispetto verso l’amore per la terra ed i suoi frutti.

Non solo rispetto a quelli donati dagli olivi amorevolmente curati dal nonno Paul (Jean Renò), ma soprattutto nei confronti di quelli meno materiali costruiti lungo una vita di scelte.

Il rapporto fra il nonno Paul e tre fratelli Léa, Adrien ed il piccolo Théo appaiono subito tesi e si intuisce che dietro alla sua rudezza e misoginia c’è il difficile rapporto con la figlia, la mamma dei tre.

Niente campo per i cellulari, niente internet, i ragazzi si annoiano, solo il piccolo Théo, muto dalla nascita, inizia a stringere con il nonno un rapporto più stretto.

I due fratelli più grandi scoprono la vita della comunità contadina fra feste e gare e balli. Léa incontra il suo primo amore, Adrien fa conquiste fra le giovani turiste e si innamora di Magali, più grande di lui, che vende gelati.

Adrien iscrive su Facebook il nonno, questo lo farà rincontrare con i vecchi amici, ed i ragazzi scopriranno e saranno affascinati dal passato da hippy dei nonni.

L’emozione dell’incontro è grande, ma cominciamo a capire sempre meglio che Paul ha seguìto la sua passione per la terra, vissuta anche però come fuga dal mancato rapporto con la figlia.

Questa estate con i nipoti gli fa riscoprire il suo ruolo di educatore e di esempio, riuscirà ad uscire dalla sua dipendenza dall’alcol e trasmetterà i valori per lui importanti.

I nipoti a loro volta scopriranno il forte legame familiare, anche Léa che, fuggita con il suo amore stava per essere trascinata in un giro di droghe pesanti.

Il finale alla Easy Rider è forse un poco forzato ma appassionante.

Nonno Paul riuscirà, un po’ platealmente, a dimostrare tutto il suo amore per la famiglia, fino ad una riappacificazione con la figlia, mediata in silenzio dal piccolo Théo.

La colonna sonora veste di ricordi il film con brani come Sound of Silence di Simon&Garfunkel, Highway star dei Deep Purple, e i pezzi di  Cat Power, Coldplay e Gun’s N’ Roses rendono piacevole anche alle orecchie questa bella pellicola.

Qui di seguito il trailer del film.

Un film consigliato per una serata all’insegna dei buoni sentimenti.

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