La legna per il fuoco: quale scegliere.

Tempo di lettura: 4 minuti

Come scegliere la legna giusta per il fuoco giusto.

Che serva per il riscaldamento, per un piacevole focolare nel camino o per una gustosa grigliata, è bene saper scegliere la giusta tipologia di legna per ogni uso.

Tipi di legna

Ci sono legnami adatti alla cottura al forno, altri ottimi per il riscaldamento con stufe e camini, altri ancora orientati alla cottura alla griglia.

Una prima distinzione va fatta rispetto alla “durezza” della legna. Legni più “duri” cioè con un peso specifico più alto, bruciano più lentamente, con una fiamma poco allungata e la brace prodotta dura più a lungo. Producono inoltre poca cenere ed il risultato energetico è di maggiore efficienza, in altre parole: più calore con meno volume. Gli alberi che li producono hanno una crescita piuttosto lenta.

Il legni più “dolci” invece sono più leggeri, crescono più rapidamente dei legni duri ma bruciano più velocemente, formano fiamme più lunghe e si consumano in fretta. Sono ottimi per l’accensione iniziale del fuoco, adatti alla cottura nei forni a volta, quelli tipici per la pizza napoletana. Questi legni possono essere anche utilizzati in caldaie per il riscaldamento che prevedono un lungo giro di fiamma, come le caldaie tipo Cornovaglia o a “tubi di fumo”.

Stagionatura

Determinante per la resa finale è il grado di stagionatura. La legna troppo fresca ha un grado di umidità troppo alto, questo comporta una combustione difficile ed una scarsa produzione di calore, poiché molto di questo viene perduto nella trasformazione dell’acqua contenuta, in vapore. Questo vapore poi, rende umida la canna fumaria, accelerando di molto il deposito di fuliggine e creosoto. Bruciando legna fresca avrai difficoltà di accensione, scarso calore ed una canna fumaria rapidamente intasata.

Il giusto grado di stagionatura prevede una umidità intorno al 20%. Esistono apparecchi per la sua misurazione, ma senza tante complicazioni, se accatasti la legna, già ben tagliata nel formato giusto per l’uso che ne dovrai fare, in un luogo riparato dalla pioggia e ben areato, meglio se esposto a Nord, otterrai la giusta stagionatura nel giro di un anno, un anno e mezzo dal taglio.

 

Un ultima nota su questo: brucia, e rende meglio ai fini del riscaldamento, la legna spaccata. Evitare quindi per stufe e camini i “tondi”, cioè i rami di piccolo diametro non spaccati.

Catasta di legna di quercia

Catasta di legna di quercia – immagine da https://pixabay.com/it/

Quale legna per quale fuoco?

Legni dolci:

  • Pioppo: Si tratta di un legno elastico e leggero. Non è un buon combustibile.
  • Castagno: Adatto alla combustione nelle caldaie e stufe. Poco adatto per il camino. Produce molto fumo e sporca rapidamente la canna fumaria. Inoltre tende molto a “scoppiettare”, usato nel camino può essere pericoloso per le scintille lanciate.
  • Abete: È un legno piuttosto resinoso, fa molto fumo e tende a sporcare la canna fumaria. Risulta comunque un discreto combustibile.
  • Larice: Simile all’Abete. Fa fumo e sporca la canna fumaria.
  • Betulla: Legno che brucia in fretta e con forte calore, molto adatto nella fase di accensione.
  • Pino Giallo: Brucia molto rapidamente, ma a differenza della Betulla ha una forte fumosità. Anche questo sporca la canna fumaria.
  • Platano: Libera poche calorie, brucia con difficoltà. Non adatto al riscaldamento ed altri utilizzi.

Legni duri:

  • Vite: Non facile da reperire, ma se vuoi fare un’ottima grigliata è quello più indicato. Brucia lentamente, libera molte calorie e produce una brace ideale, che dura a lungo. Tradizionalmente, nel periodo della potatura della vite, venivano usati i tralci tagliati per fare falò dove si cuocevano patate e carciofi sotto la cenere.
  • Carpino: Buona qualità di legno. Produce una fiamma viva e calda. Buona la brace per cotture.
  • Faggio: È un legno compatto e pesante. Molto buono per il riscaldamento e per le cotture su fiamma. Ottimo per i forni a volta e per cuocere sulla cucina economica, soprattutto con i cerchi aperti.
  • Quercia: Molto probabilmente il legno migliore per il riscaldamento con il camino. Brucia molto lentamente, con una fiamma piccola, molto calda e persistente. Di ottima qualità anche la brace. Meno adatto a stufe con percorso dei fumi lungo ma che belle grigliate!
  • Acacia: Adatto al riscaldamento. La sua brace però non dura a lungo.
  • Rovere: Praticamente identico alla Quercia. La brace è di buona qualità. Bistecche e salsicce ottime!
  • Olmo: Brucia molto lentamente. Apprezzabile il suo calore soprattutto se utilizzato in stufe. Ottimo per le stube.
  • Robinia: Alla combustione si comporta in modo simile al Carpino. È il legno con la crescita più veloce fra quelli duri. Il migliore in termini di economia di produzione, il legno cresce in fretta ma ha caratteristiche molto vicine a legni più nobili.

Legna impilata.

Legna spezzata impilata – immagine da https://pixabay.com/it/

Ora che sai quasi tutto sulla scelta giusta per la legna per il tuo focolare, per la tua stufa o per una bella grigliata fra amici, condividi questo articolo con le persone che potrebbero essere interessate.


Ti auguriamo delle ottime e calde serate invernali. Magari accompagnate da una buona bistecca alla brace!!

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