In nostro camino (Sesta ed ultima parte).

Siamo arrivati al termine di questo racconto a puntate che racconta la realizzazione del nostro camino.

Tutto il racconto lo puoi leggere negli articoli:

In questo articolo vedremo tutti i vantaggi di questa realizzazione. Dopo mesi di lavoro finalmente abbiamo potuto godere del calore e delle comodità offerte da un camino progettato e realizzato secondo le nostre esigenze.

Il riscaldamento.

L’aspetto più importante e maggiormente utilizzato del focolare domestico è quello di riscaldare la casa.

Il modo in cui lo abbiamo costruito assicura un riscaldamento dell’ambiente molto più efficiente del classico camino con il tiraggio semplice, dove la maggior parte del calore (70-85% mediamente) viene trascinata via nella canna fumaria. Abbiamo già visto questo aspetto negli articoli precedenti, riassumiamo qui i punti più importanti.

Normalmente il camino preleva l’aria necessaria al tiraggio dall’ambiente stesso in cui è posizionato; l’aria sottratta attraverso la canna fumaria deve essere rimpiazzata con aria nuova proveniente da una finestra semiaperta o da tutte quelle piccole fessure (porte, prese d’aria, ecc.) che però immettono in casa aria fredda proveniente dall’esterno.

Questo fa si che avremo un continuo apporto di aria fredda che riduce sensibilmente la temperatura degli ambienti.

Il nostro progetto prevede invece un sistema di apporto dell’aria che permette di preriscaldarla prima di essere immessa nell’ambiente interno. Il flusso dell’aria è meglio descritto dal disegno seguente.

Disegno descrittivo del flusso d'aria che viene riscaldato.
Disegno descrittivo del flusso d’aria che viene riscaldato nel camino.

Già dopo pochi minuti dalla accensione del fuoco avrai aria in ingresso di tre o quattro gradi più calda di quella esterna. Con il focolare a regime siamo riusciti ad avere aria in ingresso a 20° C con temperature esterne di 4-5°C.

Leggi i dettagli della realizzazione negli articoli precedenti.

Questo sistema fa in modo quindi che l’aria necessaria al tiraggio, fondamentale per evitare fuoriuscite di fumo, entra ben calda e non sottrae calore al riscaldamento per irraggiamento prodotto dalla fiamma e dalla lastra di ghisa inclinata.

Le finestrelle di ingresso dell’aria.

L’aria entra nell’ambiente attraverso due aperture, la cui area totale è stata precisamente calcolata in base alla velocità dei flussi d’aria necessari al corretto tiraggio.

Le due finestrelle le abbiamo realizzate utilizzando due vecchi sportelli in legno di pensili da cucina e sono state posizionate in due tagli nei pannelli di cartongesso che rivestono la struttura. Rivestimento che ha la duplice funzione di intercapedine e di finitura estetica.

Nelle immagini seguenti puoi vedere il taglio nel cartongesso e la piccola finestra posizionata nell’alloggiamento.

Il ritaglio nel cartongesso che ospita una delle due finestrelle per l'ingresso dell'aria.
Il ritaglio nel cartongesso che ospita una delle due finestrelle per l’ingresso dell’aria.

Attraverso il foro puoi vedere la struttura del vero e proprio camino fatta dai tavelloni, la cui realizzazione è dettagliatamente descritta negli articoli precedenti.

La finestrella posizionata nel suo alloggiamento.
La finestrella posizionata nel suo alloggiamento.

Come vedi nella foto, l’uscita dell’aria è protetta da una retina in metallo, necessaria per evitare che insetti possano passare attraverso il canale di passaggio dell’aria. La stessa retina che protegge l’ingresso dell’aria dall’esterno.

La lastra di ghisa.

Negli articoli precedenti ci siamo soffermati ampiamente sul corretto posizionamento della pesante lastra di ghisa.

La lastra di ghisa assolve due funzioni importanti. La prima è quella di riflettere il calore del braciere all’interno dell’ambiente con una sorta di effetto “specchio”, in questo caso è importante la sua giusta inclinazione; la seconda è quella di trasferire il calore nell’intercapedine dove passa l’aria fredda proveniente dall’esterno, riscaldandola rapidamente.

Fondamentale quindi la sua presenza nella struttura del camino.

Contribuisce poi al riscaldamento dell’ambiente la forma a parabola dei due muretti laterali fatti in mattoni refrattari. Questa forma permette al calore irraggiato dalla fiamma di riflettersi lontano dal camino rendendo più veloce e più duraturo il diffondersi del calore prodotto. La corretta realizzazione di questi semplici due muretti è ampiamente spiegata negli articoli precedenti.

In ultima analisi ti posso assicurare che il camino, così realizzato, ti permette di sfruttare al massimo il calore prodotto dalla fiamma.

Le cotture.

Di importanza basilare è stata la scelta di posizionare il piano del fuoco ad una altezza fra gli 85 e i 90 centimetri di altezza. Nel nostro caso specifico a 88 centimetri.

Questa altezza, diversa dalla classica collocazione quasi a terra, comporta due vantaggi: uno di lieve importanza, cioè la collocazione della fonte di calore ad una altezza che la rende più fruibile ed efficiente; l’altro, a nostro parere, fondamentale per un facile utilizzo come piano di cottura. È molto più semplice cuocere una bistecca od una orata stando in piedi piuttosto che seduti sui talloni.

Nel tempo è stato molto piacevole scoprire la gradevole comodità di cuocere sulla brace del camino nello stesso modo in cui in cui cuociamo sui fornelli della cucina. Con tutti i vantaggi che questo comporta.

Bistecca di scottona su piastra di ghisa.
Bistecca di scottona su piastra di ghisa.

Con l’aiuto di due alari come sostegno, questa bistecca di scottona è una delle prime cose assaporate con questo, per noi nuovo, metodo di cottura, ed è importante dire che la soddisfazione del gusto è ben diversa dalla cottura su un fornello a gas. Forse contano la fatica e l’impegno profusi nella realizzazione del camino ma credo di poter affermare che la differenza si sente, eccome!

Un altro metodo di cottura è quello allo spiedo che sfrutta principalmente il calore per irraggiamento. La cottura è più lenta e comincia dalla mattina per avere un buon pezzo di carne pronto per l’ora di pranzo. I grassi si sciolgono lentamente, all’inizio sembra che il pezzo si stia solo semplicemente scaldando, con l’andar del tempo si comincia a vedere il lieve rosolarsi della superficie e poi pian piano il profumo comincia a diffondersi fuori della casa.

Eh si, il tiraggio è buono e porta i fumi e gli odori fuori della cucina. Piano, verso mezzogiorno, si capisce che il calore è arrivato fino all’interno del pezzo, pronto per essere tagliato ed assaporato assieme a salse o senape di Digione.

Uno splendido pezzo di arista di maiale cotto lentamente.
Uno splendido pezzo di arista di maiale cotto lentamente.

Nell’immaginario di tutti, il pollo è l’alimento principe di questo metodo di cottura. Abbiamo provato (e spesso ripetuto) la cottura di questo alimento. Polli allevati in casa, alimentati con granaglie preparate da noi e con carni ben diverse da quelli che si possono acquistare al supermercato. Il risultato è stupefacente, sia in termini di estetica che di gusto.

Pollo allo spiedo, allevato e cucinato a metri zero.
Pollo allo spiedo, allevato e cucinato a metri zero.

Non posso che consigliarti di progettare e realizzare un camino così solo per il piacere di condividere a tavola un pollo cucinato in questo modo.
Sale e qualche erba aromatica all’interno: maggiorana, timo, rosmarino. Massaggialo all’esterno con limone e le stesse erbe tritate finemente. Cosa dire, buon appetito.

La convivialità.

La televisione occupa oggi un posto privilegiato nel tinello o nella cucina, molto spesso consumiamo i nostri pranzi o le nostre cene di fronte a questo schermo luminoso che attrae e distrae l’attenzione di tutti.

Riflettiamoci un momento. Un elemento che emette luce, che attrae la nostra attenzione.

Come un camino.

Nelle nostre cene con la famiglia o gli amici, proviamo a sostituire la televisione con un camino acceso. Un elemento che emette luce, e calore, che attrae la nostra attenzione, ma senza distrarci dagli altri commensali, che anzi aggiunge calore, termico e intellettuale.

Mettiamolo al posto del televisore. Sostituiamo quell’elemento distraente con un centro di attenzione che con i suoi guizzi e scoppiettii unisce i commensali con un calore diverso e più coinvolgente. Potremo parlare meglio, esprimerci meglio e senza inutili distrazioni. Ricordando, nel nostro intimo più profondo, di quando il fuoco nelle grotte e nelle capanne raccoglieva appunto, famiglie ed amici.


Eccoci alla fine di questi articoli che riguardano la realizzazione di un camino.

Spero di esserti stato utile per la scelta di realizzare un focolare domestico all’altezza delle tue esigenze.

Mi trovi disponibile per qualsiasi approfondimento e per ogni spiegazione che ritieni necessaria. Non spaventarti della difficoltà della realizzazione, che c’è, sicuramente, ma che è superabile con semplici chiarimenti.

Buon lavoro e, non farti scrupoli a fare domande..

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